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Controlli più intensi sui “medi” nel 2010. Accertamenti sempre più mirati sul fronte dei non congrui agli studi di settore, senza “trascurare” i congrui, per i quali sono in agenda verifiche sulla fedeltà dei dati dichiarati per l’applicazione degli studi. Più controlli per i professionisti, anche con l’aiuto delle indagini finanziarie, mentre acquista rilevanza strategica l’attività volta a smascherare i finti enti non commerciali. Gli indirizzi operativi per la lotta all’evasione nel 2010 sono contenuti nella circolare n. 20/E di oggi, con cui l’Agenzia delle Entrate detta il passo delle attività di prevenzione e contrasto e chiede ai suoi uffici di puntare a migliorare i risultati relativi alle singole attività di controllo, più che mirare a un mero incremento numerico. Sul versante delle persone fisiche, accertamento sintetico grande protagonista anche quest’anno, con almeno 25mila controlli in programma, mentre nella lotta all’evasione internazionale è atteso un deciso cambio di passo grazie alle nuove attività operative in campo, coordinate al centro dall’Ufficio per il contrasto agli illeciti fiscali internazionali (Ucifi).
Avanti così sui “big” – Il lavoro svolto lo scorso anno sul versante dei “grandi contribuenti” ha fatto registrare risultati molto significativi soprattutto dal punto di vista della qualità dei controlli. L’imperativo è dunque proseguire sulla strada imboccata, valorizzando sempre più la portata dissuasiva del tutoraggio. Per le attività istruttorie esterne sarà data priorità ai soggetti a più alto rischio di evasione, mentre dal “magazzino” degli accertamenti potenzialmente effettuabili saranno estratte le posizioni da lavorare, prime fra tutte, ad esempio, quelle che riguardano imponibili non dichiarati di ammontare complessivamente superiore ai 50 milioni di euro.
Fari accesi sui “medi” – Controlli più intensi, nel 2010, sulle imprese di medie dimensioni: le analisi evidenziano infatti basi imponibili sottodimensionate. Grazie alla recente riorganizzazione, i controlli vengono curati da apposite articolazioni provinciali che hanno il compito di concentrarsi su questo importante segmento di contribuenti.
Approfondite analisi consentiranno di intercettare i casi a maggior rischio di evasione,sui quali verranno sviluppati controlli mirati o verifiche più generali. E se in questo primo semestre 2010 le attività esterne saranno concentrate sul periodo d’imposta 2007, presto saranno estese anche al 2008.
Su piccole imprese e autonomi i controlli non cedono il passo – Imprese di minori dimensioni e lavoratori autonomi sempre sotto il faro del fisco. Quest’anno saranno inviati agli uffici nuovi elenchi utili per l’analisi di rischio tra i quali, ad esempio, quelli relativi ai soggetti che hanno fatturato lavori di ristrutturazione edilizia (i cui costi sono stati dedotti dai consumatori finali) ma non li hanno dichiarati in tutto o in parte. Resta alta l’attenzione sui contribuenti cui si applicano gli studi di settore che presentano situazioni di non congruità, mentre almeno il 5% degli accertamenti previsti per questi soggetti dovrà essere destinato al controllo di coloro che, pur tenuti, non hanno presentato il modello dei dati rilevanti ai fini dell’applicazione degli studi. Una apposita campagna di controlli, al via il mese prossimo, toccherà invece da vicino la platea dei “congrui”, con circa 10mila interventi complessivi previsti per verificare la veridicità dei dati dichiarati ai fini dell’applicazione degli studi di settore. Agli esercenti arti e professioni sarà riservato un numero maggiore di controlli rispetto allo scorso anno, privilegiando lo strumento delle indagini finanziarie.
Enti non commerciali sorvegliati speciali – Rilevanza strategica avranno, nel 2010, i controlli volti a smascherare chi abusa delle agevolazioni riservate agli enti non commerciali. In particolare, il budget di produzione contempla quest’anno esplicitamente, per la prima volta, una quota di verifiche e di accertamenti ad hoc. Sotto la lente del fisco anche le associazioni che non hanno adempiuto all’obbligo di comunicazione dei dati rilevanti ai fini fiscali, introdotto dal dl anticrisi 185/2008, mentre dalle analisi di rischio non saranno esclusi gli enti non tenuti al censimento.
Persone fisiche alla prova del “sintetico” – Non solo imprese e professionisti. Riguardo alle persone fisiche, dal 2010 il controllo sistematico delle estero-residenze a rischio va a confluire nella lotta all’evasione internazionale, mentre il piano di accertamenti parziali automatizzati riguarderà un numero maggiore di contribuenti rispetto all’anno scorso. Accertamento sintetico grande protagonista anche nel 2010, con almeno 25mila accertamenti in programma, dai quali è atteso un sensibile miglioramento della qualità dei risultati ottenuti nel 2009.
Rodate le attività antifrode; cambio di passo contro l’evasione internazionale
Consolidate le strategie antifrode, la cabina di regia operativa istituita a livello centrale continuerà a vedere impegnate insieme le Entrate, l’Agenzia delle Dogane e la Guardia di Finanza.
Nuova linfa al contrasto immediato delle frodi Iva arriverà dall’acquisizione a sistema dei nuovi elenchi riepilogativi Intra dei servizi prestati in ambito intra-Ue, la cui presentazione è stata resa obbligatoria dal dlgs 18 di quest’anno. Un deciso cambiamento di passo si attende da quest’anno nell’approccio all’evasione internazionale che può contare su attività operative dedicate, coordinate a livello centrale dall’Ucifi. Su questo fronte l’occhio del fisco sarà concentrato sui trasferimenti illeciti di attività economiche e finanziarie all’estero e su chi sposta la residenza oltre confine per evadere le imposte.