(A firma di Maria Luisa Brandi) –
Il terrorismo dei media e della medicina ufficiale diffondono il panico. La pandemia planetare è infondata. Ricordare l’aviaria che scatenò l’allarme mondiale è superfluo.
Ricordo ancora il business dentro business di certe farmacie che spacciarono un normale antipiretico per vaccino: a cifre esorbitanti. Ricordo ancora le voci popolari che non conoscevano la vera origine dell’influenza e la forma di contagio.
Nessuno mangiava più pollame. Ricordo ancora la paura diffusa e la convinzione che l’unica salvezza era il vaccino.
Miliardi spesi a fronte di una gigantesca balla studiata ad hoc dalla Big Pharma. Solita solfa: tutta una questione d’interessi.
Su questa influenza detta volgarmente suina, ma rinominata Virus A, si è scritto molto. Originaria del Messico, la malattia proviene dai suini e si diffonde per via aerea o per contatto. Non consumando carne di maiale. Con precisione nasce in una delle più grandi aziende produttrici d’insaccati suini, dove le condizioni igieniche dell’allevamento di bestiame è vergognoso. Si chiama Smithfield Food, ha un enorme stabilimento di maiali nello stato del VeraCruz in Messico, Granjas Carroll. I media tradizionali stanno diffondendo notizie catastrofiche: la diffusione si sta propagando in tutto il pianeta. Ottocento sono già i morti dichiarati.
Entro l’autunno sarà pronto il vaccino. Molto probabilmente l’Oms, organizzazione mondiale sanità, chiederà ai 194 stati aderenti, di costringere le popolazioni al vaccino obbligatorio.
Ora cercate d’immaginare cosa significa, in soldoni. Centonovantaquattro stati devono quindi acquistare l’anti virus. Moltiplicate ora il costo di una dose per la quantità di essere umani appartenenti ad ognuno di questi Paesi. Senza fare cifre, l’idea dell’introito è chiara. E guarda caso, proprio in Messico è nata da poco una nuova casa farmaceutica che produrrà il miracoloso salvavita. Miracolo che non è stato ancora sviluppato totalmente, e che molto probabilmente non sarà comunque davvero efficiente, visto il ritardo, quando l’influenza esploderà. Il Tamiflu, altro farmaco spacciato ormai per pozione magica, sta ugualmente raggiungendo record d’incassi nonostante le avvertenze contrarie. Tutto questo ha un senso.
La mia opinione sulla prevenzione delle “normali” influenze, è sempre stata contraria. I vaccini, come gli antibiotici, abbassano le naturali difese immunitarie che il corpo umano, macchina quasi perfetta, produce autonomamente. Siamo in grado di difenderci da soli, e se lo faremo senza l’aiuto di farmaci, resteremo più forti e soprattutto immuni a vita a quella malattia virale. E non indeboliti da fattori esterni che pian piano vedranno i nostri “difensori” assuefarsi al rinforzo non richiesto di “truppe alleate”. Inoltre, gli effetti collaterali sono talvolta gravi: ridotte capacità mentali, menomazioni fisiche, e persino la morte.
Le case farmaceutiche, è provato, rimborsano ogni anno milioni di dollari per danni arrecati a persone rimaste invalide o addirittura che hanno perso la vita.
Quindi: no al vaccino contro il Virus A. (H1N1)
Il mio invito è dunque quello di ostacolare tale terroristico progetto atto unicamente a fare montagne di soldi a discapito della salute – sia economica che fisica – di miliardi di persone.
La disinformazione, è l’unico vero vaccino contro questa allarmante pandemia che, come un virus altamente nocivo, grazie alla propagazione selvaggia dell’informazione e della medicina ufficiale, sta contagiando tutto il mondo.