(A firma di Achille D’ortenzi) –

La nostra società è caratterizzata
dall’incertezza e dall’insicurezza, con
sempre meno copertura delle politiche
sociali. Dopo un quarantennio in cui
tutto, in particolare il tenore di vita,
continuava a crescere senza incontrare
particolari difficoltà, i rischi e le difficoltà
legate ad una pluralità di fattori
economici e sociali si moltiplicano,
mentre vanno sgretolandosi quei pilastri
(dal lavoro alla formazione al welfare)
che sino ad un recente passato
costituivano riferimenti collettivi
rassicuranti.
Il clima di incertezza può
essere interpretato come fattore che
influenza la propensione alla natalità.
(l’Italia è sotto la media europea). D’altra
parte le famiglie si sentono troppo sole
rispetto allo svolgimento di tutti i compiti
di cura e sostegno familiare a cui sono
chiamate a rispondere.
Secondo
un’indagine Censis, 7 genitori su 10
ritengono che il “mestiere” di padre e
madre è molto più difficile oggi di ieri. I
principali pericoli che i genitori vedono
incombere sul domani dei propri figli
vedono al primo posto il timore degli
incidenti stradali (43,5%), poi l’uso di
droga (41,1%), la frequentazione di
cattive compagnie (32,2%), il timore di
malattie (32%) o la paura di vederli
diventare vittime di pedofili (27%).

Una geografia della paura che risente molto della visibilità sociale di alcune
fenomenologie di rischio: dalle stragi del
sabato sera alla diffusione delle droghe
nei luoghi del divertimento e nelle scuole,
dal bullismo alle baby gang, per finire con
i fenomeni di abuso e violenza nei
confronti dei minori. Eventi sui quali si
catalizzano le paure dei genitori anche
grazie allo spazio loro concesso dai
media.

Se dal fronte sociale passiamo a
quello economico, qui le paure si
catalizzano in un incubo molto più
generalizzato: la difficoltà di trovare
lavoro è condivisa dal 65% del campione,
mentre il 13,1% fa riferimento a generiche
difficoltà economiche della famiglia o
conseguenti in particolare alla morte di un
genitore e il 12,8% lamenta la scarsa
offerta scolastica e formativa. D’altra
parte, oltre la metà degli intervistati si
dichiara disponibile ad un aiuto concreto
per garantire un domani il più possibile
sereno ai propri figli consapevoli
dell’inderogabilità delle proprie
responsabilità economiche rispetto al
domani dei propri figli.
Le famiglie italiane
sono rimaste scottate dall’infatuazione di
facili guadagni in borsa e per la new
economy, che tanti danni hanno
provocato ai bilanci familiari negli ultimi
anni. Nessuno sembra aver più voglia di
gettarsi nel mare aperto del rischio e
predomina la volontà di puntare in via
prioritaria sulla stabilità, minimizzando il
rischio piuttosto che scommettendo sulle
possibilità di guadagno affidandosi alla
borsa.

A fronte di difficoltà sempre
crescenti nel trovare lavoro, mettere su
famiglia e cominciare a guadagnare, e ad
una diminuzione della copertura pubblica
nel campo della sanità, della previdenza,
della formazione e dell’istruzione la
famiglia cerca di reagire ricorrendo a strumenti
che lasciano meno spazio al rischio e all’incertezza.
Tra le scelte
effettuate per garantire ai propri figli un
futuro sereno sul piano economico e, più
in generale, per il benessere globale,
troviamo gli accantonamenti economici,
in forma di libretti di risparmio e fondi di
investimento, il supporto nell’avvio di
un’attività economica, l’acquisto di una
casa, e la stipula di strumenti assicurativi
che incontra una crescente attenzione da
parte delle famiglie che vogliono
accumulare senza esporsi ad eccessivi
rischi.

Alleanza Assicurazioni Società leader
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una delle più importanti in Europa,

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legate a corsi universitari, a stage
all’estero o all’avvio di un’ attività
lavorativa.
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obbligazioni a elevato standard creditizio,
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