(A firma di (Redazione)) –
Non solo influenza per gli uomini, lo sbalzo termico fino a 15 gradi provoca anche gravi danni alle coltivazioni sconvolte da una finta primavera con le piante che hanno già le gemme rigonfie come in prefioritura e sono quindi particolarmente vulnerabili al freddo.
Così in un comunicato la Coldiretti, che lancia l’allarme per i raccolti agricoli con l’arrivo della neve e del gelo improvvisi. Il brusco abbassamento delle temperature sotto lo zero ha colpito verdure e ortaggi coltivati in pieno campo come cavoli, verze, cicorie, radicchio e broccoli ma in pericolo ci sono anche le piante da frutto.
Il freddo è arrivato infatti dopo che nella prima decade di gennaio si è registrata in Italia una temperatura minima superiore di ben 3,6 gradi rispetto alla media del periodo secondo i dati Ucea.
Lo sbalzo termico è ancora più evidente nelle regioni colpite dall’ondata di maltempo come il centro Italia dove le temperature minime nei primi dieci giorni di gennaio sono state di 3,9 gradi superiori alla media e nel sud dove è lo scarto è stato di 3,8 gradi.
Si tratta degli effetti dei cambiamenti climatici che si stanno manifestando negli ultimi anni con ripetuti sfasamenti stagionali ed eventi estremi con pesanti effetti sull’agricoltura italiana che negli ultimi dieci anni ha subito danni per 14 miliardi di euro tra alluvioni e siccità, conclude la Coldiretti. (dire)