(A firma di Lilia Chini, Fisco Oggi) –

Parte un progetto sperimentale di telelavoro che coinvolgerà i dipendenti dell’Agenzia delle Entrate, da sempre attenta a valorizzare le persone che si dedicano al funzionamento della macchina fiscale.

Il progetto biennale, sottoscritto dalle organizzazioni sindacali, prevede la possibilità per il dipendente con particolari condizioni personali e familiari di lavorare presso il proprio domicilio.
Al termine del periodo di sperimentazione verrà valutata l’opportunità di proseguire e procedere a eventuali modifiche e integrazioni, anche alla luce dell’esperienza maturata.

Si tratta di una modalità, per il 2010 indirizzata a cento dipendenti del Fisco, che consentirà loro di valicare i “tradizionali” confini lavorativi attraverso il collegamento a distanza, coadiuvato da strumenti informatici e attrezzature telematiche, tra chi presta la propria attività e l’ufficio di appartenenza.
L’iniziativa porta benefici a entrambe le parti coinvolte: il dipendente, oltre a poter conciliare i propri impegni personali e familiari, mantiene un rapporto costante sia con i colleghi che con l’ambiente dove svolge “virtualmente” le proprie funzioni; l’amministrazione ottiene le medesime prestazioni lavorative “risparmiando” sugli immobili, sulle spese di riscaldamento e di manutenzione.
Le Entrate mettono a disposizione di coloro che sceglieranno questa differente tipologia di impiego un vero e proprio “kit da telelavoro”: un pc portatile con tastiera esterna, una stampante, una smart-card e relativo lettore, una scrivania, una sedia da lavoro, un armadio o cassettiera e un estintore.

Inoltre è prevista una connessione Internet Adsl e la dotazione di un cellulare aziendale.

Quali i “telelavoratori” del Fisco
Il progetto è dedicato al personale degli uffici finanziari, con contratto a tempo indeterminato, che effettua una attività che si può svolgere da casa, come la predisposizione di circolari, risoluzioni e pareri, le risposte agli interpelli, la gestione del sito internet e/o intranet, il monitoraggio e l’analisi della giurisprudenza tributaria, il controllo e la liquidazione di atti pervenuti in via telematica.

L’adesione al progetto è volontaria.

A chi opterà per il telelavoro è garantito lo stesso trattamento economico e normativo del personale in sede, oltre alla possibilità di partecipare ai processi di sviluppo professionale e formativo previsti dal Ccnl.
Il rapporto sarà regolato da un contratto individuale della durata di un anno, tra l’impiegato e l’Agenzia delle Entrate, in cui verranno messe a punto le regole generali del progetto conciliate con la situazione specifica del lavoratore.

Entro il prossimo 30 settembre, acquisita la disponibilità del dipendente interessato, i responsabili degli uffici predisporranno la proposta di telelavoro che verrà valutata dalla direzione competente.