“Per tornare ad essere il Bel Paese e per fare in modo che milioni di turisti riconoscano in noi ancora e presto questo primato, occorre cambiare indirizzo”. Lo dice il sottosegretario all’Ambiente Roberto Morassut in un intervento sull’Huffington Post. Ecco le proposte di Morassut: “Economia circolare: un programma di infrastrutturazione impiantistica per tutto il Paese”. Dissesto idrogeologico: semplificazione normativa e modernizzazione tecnologica per prevenire le emergenze. Bonifiche: semplificazione normativa e restituzione dei suoli alle comunita’ per un uso sostenibile a fini di riconversione energetica e infrastrutturazione verde. Politiche urbane: decarbonizzazione del trasporto pubblico locale in dieci anni e riforma urbanistica con sgravi fiscali fortissimi per interventi di demolizione e ricostruzione e efficientamento energetico. Energia e clima: ridurre le emissioni fino ad azzerarle, nel rispetto degli obiettivi fissati in Europa, favorendo con semplificazioni normative, investimenti e velocizzazioni autorizzative tutti quegli interventi finalizzati ad aumentare il contributo delle rinnovabili al fabbisogno energetico nazionale”. Morassut conclude: “Questi sono gli obbiettivi che questo Governo sta definendo e che prenderanno forma nei prossimi provvedimenti gia’ in questa fase di emergenza. Per perseguire questi obiettivi l’Italia ha bisogno di ricostruire – non c’e’ termine migliore – la propria capacita’ tecnica, ingegneristica e di progettazione. Quella che era un fiore all’occhiello delle nostre amministrazioni – nei Comuni, nelle Regioni e nei Provveditorati – si e’ drammaticamente indebolita ed oggi predisporre una gara, redigere un progetto o valutarlo e’ diventato molto arduo per gran parte delle nostre amministrazioni. Troppe “scatole”, troppi “enti”, troppi alibi che sono esterni o paralleli alle strutture dello Stato hanno, nel tempo, sostituito – non sempre in meglio – questa precipua funzione pubblica. Siamo un paese di tradizioni straordinarie nell’architettura e nell’ingegneria civile ed occorrono molti piu’ tecnici e molto preparati nelle nostre amministrazioni.”