(A firma di .) –

Potenziare la raccolta differenziata nel sito archeologico di Pompei e del Parco Nazionale del Vesuvio, questo il progetto realizzato da Conai, Consorzio nazionale imballaggi, con il patrocinio dei Ministeri dell’Ambiente e per i Beni e le Attività Culturali, della Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Napoli e Pompei, della Regione Campania, del Parco del Vesuvio e di Legambiente Campania.

80 mini isole ecologiche realizzate in plastica riciclata, totem informativi e shopper biodegradabili.
Le mini isole sono dislocate lungo tutto il percorso degli scavi, “invogliando” così i turisti (2milioni e 500mila all’anno) a contribuire alla raccolta differenziata. Sempre negli Scavi, e anche nel Parco Nazionale del Vesuvio (con i suoi 500mila visitatori all’anno), sono stati installati venticinque totem con due tipologie di messaggi: informativi e istituzionali. Sui totem informativi il messaggio è rappresentato da aforismi latini famosi: Carpe Diem (Cogli l’attimo), Ignorantia Legis Non Excusat (L’ignoranza della legge non scusa), con lo slogan «Hospitum discrimina, barbarorum incuria», (La differenziata è dell’ospite, l’indifferenziata del barbaro), per esortare, ancora una volta, i visitatori al riciclo.

Ai visitatori del Vesuvio, all’atto di acquisto del ticket di ingresso, verrà anche consegnata una busta compostabile che dovrà essere utilizzata dal turista per conservare i propri rifiuti che, alla fine del percorso, dovrà conferire in appositi contenitori.


«Avviare la raccolta differenziata negli Scavi di Pompei –
spiega l’assessore regionale all’Ambiente, Giovanni Romano –
significa rilanciare l’immagine della Campania nel mondo, significa dimostrare che, anche in tema di rifiuti, si stanno compiendo grandi passi avanti. Del resto la Regione ha raggiunto il 45% di raccolta differenziata, divenendo la quarta in Italia.
In molti Comuni di ogni Provincia si sono ottenuti risultati eccellenti superando anche la soglia del 65%».

Il progetto di potenziamento della raccolta differenziata negli Scavi e nel Parco del Vesuvio rientra in un più vasto programma di supporto per le aree in ritardo che il Conai persegue da alcuni anni.