(A firma di Carla Liberatore) –

La storia è davvero singolare, di quelle storie che nascono dallo sciogliersi della disperazione che trova dopo una tragedia come quella del sisma dell’Aquila del 6 aprile 2009 la voglia di sorridere e di risorgere.
Pochi giorni dopo il tremendo terremoto che ha distrutto la capitale abruzzese, un gruppo di donne dell’associazione ADONAI di Milano, si recarono a L’Aquila per apportare il loro contributo e per quel che potevano anche conforto alla popolazione. La mente di questa associazione, nonché fondatrice, si chiama: Mariolina Bucciarelli originaria di Goriano Valli, che insieme alle sue collaboratrici si insediò nel campo di Murata Gigotti a Coppito.
Le “ADONAI” ansiose di donare un volo alle donne aquilane, si adoperarono non solo per confortare moralmente tutta la popolazione, ma anche per regalare anche dei momenti di serenità a coloro che avevano perduto tutto. Nel campo di Murata Gigotti, la Bucciarelli iniziò una vera e propria operazione di manifattura e di istruzione all’artigianato estesa a tutte quelle persone che desideravano realizzare qualcosa di diverso che non fosse il solito lasciarsi andare fra la polvere della tendopoli.
Da quel momento Mariolina con Rita, Loretta ed Adele, aiutate e sostenute dalla Pro loco di Coppito, hanno aggregato un gran numero di donne di qualunque età e nazionalità intorno alle attività di artigianato. Fra queste attività c’è quella che è forse definita la più importante, ossia: l’atelier delle “Sartore”. Il senso etimologico della parola lascia travisare un francesismo, ma non è nient’altro che un “aquilanismo” puro e semplice così come lo si legge.
L’atelier sta realizzando attualmente una collezione di moda che si propone obiettivi molto alti oltre che nobili e fra le disegnatrici e realizzatrici di abiti stanno collaborando numerose donne aquilane che hanno tutta la volontà di comunicare al mondo intero che la nostra gente non è seconda a nessuno in merito alla capacità di rinascita oltre ad essersi particolarmente distinta con la dignità già ampiamente dimostrata. L’obiettivo più evidente di tale impresa è proprio quello di generare in un prossimo futuro un’azienda artigianale dedicata alla moda al fine di dare lavoro a quelle donne di talento che mostrano le capacità necessarie per essere parte integrante di un sogno nato da lontano, venuto da lontano e realizzato nella tenda accanto, laddove alle tre di pomeriggio ci si prendeva il caffé e si raccontava ancora della paura che aveva impresso il terremoto nel cuore di tutti.
Fra le particolarità degli abiti in via di realizzazione di questo atelier ci sono dei pezzi notevoli che riportano stampe dei rosoni della basilica di Collemaggio ed altre sorprese ancora tutte comunque rapportate alla città di L’Aquila. ADONAI ha realizzato quindi un vero e proprio punto di attrazione ed aggregazione nel campo di Murata Gigotti, nel loro laboratorio sono passate centinaia di persone spinte sia dalla curiosità e sia dalla gioia di poter realizzare insieme qualcosa d’importante. Fra i lavori artigianali che hanno riscosso più successo in una prima fase, ci sono i talismani della Dea “Pachamama”, dei veri e propri portafortuna che hanno attratto l’attenzione di giovani, meno giovani, cosicché la tenda di ADONAI è stata presa d’assalto da donne, uomini, ragazze, ragazzi e bimbi che volevano realizzare con le loro mani i talismani e tutto questo movimento ha generato gioia e ilarità fra tutti gli ospiti del campo d’accoglienza. Mariolina Bucciarelli racconta come è nato il progetto e cosa ha spinto lei e le sue collaboratrici a trasferirsi a L’Aquila:
“Subito dopo il terremoto di siamo arrivate in città per portare sostegno e il nostro contributo alla popolazione e quando hanno smantellato i campi accoglienza saremmo dovute rientrare a Milano e riprendere le nostre attività associative, ma nel frattempo tra noi e le donne aquilane era nato un rapporto di profonda stima e affetto, così abbiamo deciso di rimanere. Il signor Domenico De Meo e la sua consorte la signora Antonella, ci hanno offerto un terreno in comodato d’uso per costruire una casa antisimica da adibire ad Atelier con capi moda e costumi teatrali, così è nato il progetto lavoro donna. In attesa della costruzione della Maison le Sartore, (prevista per fine maggio quando ricorre il 25esimo anno di attività della nostra associazione Adonai), ospiti della pro loco di Coppito e nella casa di Marina Marinucci, con le stiliste aquilane Emanuela De Meo e Misery stiamo realizzando la collezione “L’Aquila Renovation” capi di alta moda ispirati alla tradizione abruzzese. A questa collezione collaborano quasi cento donne, chi disegna, chi cuce, chi ricama e chi si dedica alla ricerca sponsor; un team affiatato con tanta voglia di fare con energie splendide donne che riescono a conciliare lavoro, famiglia e la realizzazione del sogno: portare la moda a L’Aquila. La moda delle “Sartore” sfilerà a Milano, Roma, Parigi e Manila sperando nel suo intento di contribuire portando lavoro e dignità alla ricostruzione del tessuto sociale di questa meravigliosa che è L’Aquila”.
Mariolina Bucciarelli e l’Associazione ADONAI, hanno dunque un ambizioso progetto che presto potrebbe generare posti di lavoro in città, la loro forza positiva unita alla determinazione stanno facendo nascere una delle più belle realtà che il nostro territorio abbia mai visto.
L’augurio è che questa realtà così come altre nate dalle macerie del sisma del 6 aprile 2009, diventino sempre più importanti e visibili e che contribuiscano alla rinascita e al nuovo volo dell’Aquila.