(A firma di Salvatore Romano) –

La cessione del quinto dello stipendio è una particolare tipologia di prestito personale che preleva direttamente dalla retribuzione mensile del lavoratore la rata da pagare il cui importo non può essere superiore a un quinto dello stipendio netto.

Questa particolare tipologia di prestito, disciplinato dal D.P.R. n.180/50, è destinata a tutte le categorie di lavoratori dipendenti a tempo indeterminato (sia dello Stato che di Aziende private). Con la legge finanziaria 2005 il Governo ha esteso la possibilità di finanziamento anche ai pensionati e, da gennaio 2007, ai dipendenti delle piccole aziende.
Ciò ha consentito un facile accesso al credito a un numero elevato di persone.
La particolarità di questa soluzione di finanziamento è che il suo rimborso avviene con trattenuta diretta e automatica in busta paga. Tale peculiarità fa sì che il rischio insolvenza del debitore sia particolarmente basso in quanto,una volta ottenuto il prestito, non è più possibile revocare il pagamento.

Come per un qualsiasi prodotto finanziario gli elementi principali da valutare prima di accedere al prestito sono: l’importo (dipende dall’ammontare del TFR accumulato, dagli anni di anzianità e dall’importo della retribuzione mensile), la rata mensile (complessiva di tutti gli oneri), la durata (da 2 a 10 anni e compatibile con la data di pensionamento), il tasso d’interesse (fisso per legge).
Prestare attenzione al TAN (Tasso Annuale Nominale) e soprattutto il TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale) e l’ISC (Indicatore Sintetico di Costo).
Dagli indici TAEG e ISC che inglobano gli “oneria ccessori”, le “spese di incasso”, le “spese di istruttoria” ecc., si comprende l’effettiva convenienza delle offerte.
Richiedete sempre più preventivi (anche su internet) per trovare l’offerta più conveniente.
Per essere richiesto occorre essere assunto da almeno 5 anni per un dipendente pubblico e da un anno per i dipendenti di aziende private.

I vantaggi, rispetto ad altre forme di prestito, sono diversi:
Semplicità: non bisogna fornire motivazioni e per richiederlo bastano un documento di identità, essere residenti in Italia, il Codice Fiscale e l’ultima busta paga.
Rapidità: si può avere il prestito in 48 ore, senza bisogno di garante o di altre forme di garanzia poiché la sicurezza risiede nella stabilità del posto di lavoro.
Assenza di penali: vengono recuperati gli interessi non ancora maturati senza costi aggiuntivi in caso di estinzione anticipata.

E se si perde il posto di lavoro o si danno le dimissioni?
Per legge, all’erogazione del prestito mediante quinto dello stipendio, è obbligatoria la copertura assicurativa a tutela dell’Ente Erogatore nei casi di morte o di perdita involontaria dell’impiego, il costo è incluso nella rata mensile.
Negli altri casi, il datore di lavoro trattiene direttamente dalla liquidazione la parte di debito rimanente e se non fosse sufficiente si dovrà continuare a pagare le rate, per la parte restante, all’Istituto di Credito che ha erogato il finanziamento.
Inoltre il contratto prevede due polizze assicurative a copertura dei rischi.
“Per saldare i debiti c’è una corsa a questa forma di prestito, segno che l’indebitamento delle famiglie è alle stelle, a causa della crescente difficoltà di arrivare alla fine del mese”.