(A firma di Salvatore Romano) –

Gli schermi piatti rappresentano ormai il futuro della televisione. Grazie al continuo abbassarsi del loro costo stanno prepotentemente entrando nelle case degli italiani sostituendo i vecchi televisori a tubo catodico (CRT) che non saranno più venduti dal prossimo giugno.
Se siete tentati all’acquisto di un TV a schermo piatto (gli Europei di Calcio di giugno e le Olimpiadi di agosto saranno sicuramente un volano pubblicitario naturale per farci desiderare di fare tale spesa) la scelta che dovrete fare sarà combattuta tra due tecnologie complementari e diverse tra loro: Plasma e LCD.
Tralasciando i concetti fisici che sono alla base delle due tecnologie, soffermiamoci a valutarne i pregi e i difetti in un’ottica per un prossimo acquisto.

I televisori al plasma hanno una gamma di colori più ampia e più brillante, un ampio angolo di visione e una qualità dei toni e del contrasto equivalente a quella dei migliori televisori CRT. (sono televisori di grandi dimensioni da 32 a oltre 60 pollici).
Il principale problema è però causato dall’effetto “sfarfallio” delle immagini che l’occhio umano percepisce se la distanza dallo schermo è breve creando un affaticamento visivo. Di conseguenza più uno schermo è grande, più bisogna stare lontani dal televisore.
Altri difetti sono: consumo elettrico maggiore ed invecchiamento dei colori più precoce rispetto ad un televisore LCD.

La tecnologia LCD è largamente diffusa nel mondo dell’informatica ciò ha indubbiamente contribuito ad abbassarne i costi, sono più luminosi di quelli CRT e hanno una maggiore nitidezza dell’immagine senza effetto “sfarfallio”, pertanto possono essere visti anche da vicino senza affaticamento visivo. Aggiungeteci che hanno ingombro, costo e consumo energetico minori rispetto ad un equivalente televisore al plasma e sembrerebbe che la scelta sia obbligata! Ma, sfortunatamente, anche loro hanno dei problemi: luminosità, contrasto e angolo di visuale non sono paragonabili a quello di un televisore al plasma o CRT. La qualità delle immagini in movimento, anche se con notevoli progressi rispetto a qualche hanno fa, è ancora inferiore a quella di un televisore al plasma o CRT, tranne se non si scelgono modelli costosi riconoscibili dalle sigle Full HD 1080 e 100Hz.

Un ultimo avvertimento: quasi tutti i televisori oggi in commercio hanno incluso il digitale terrestre (DDT) ma attenzione che non è interattivo, ossia non è possibile vedere i canali apagamento di Mediaset e La7 ma solo quelli in chiaro (cioè gratis). Prestate molta attenzione al colore del “bollino”! (O chiedete maggiori informazioni al venditore e alla casa produttrice).
Infatti, in occasione della terza conferenza nazionale della tv digitale terrestre, il DGTVi ha presentato l’iniziativa “bollino blu” e “bollino bianco”, a garanzia delle caratteristiche tecnico qualitative dei ricevitori ed a tutela del consumatore. I televisori con il bollino blu (dovrebbero arrivare tra fine 2008 e il 2009) garantiranno non solo laricezione dei programmi gratuiti e di quelli a pagamento senza l’aggiunta di nessun decoder, ma anche l’accesso a tutti i servizi interattivi che si stanno già sperimentando e avviando sul digitale terrestre e che, ad oggi, sono comunque ricevibili e consultabili attraverso il box decoder esterno.
Il “bollino bianco” indica invece un televisore con sintonizzatore digitale che permette di vedere i programmi in chiaro e a pagamento sempre senza necessità di aggiungere nulla: le carte della pay tv si possono inserire direttamente nel televisore come oggi facciamo con il decoder.
Questa è la soluzione ideale per tutti coloro che hanno deciso di cambiare oggi il proprio apparecchio tv o comunque di acquistarne uno nuovo. I televisori che presentano il “bollino bianco” sono dotati di un piccolo dispositivo – detto CAM – (Conditional Access Module) che installato in qualsiasi TV di ultima generazione dotato di ricevitore DTT e del relativo Common Interface, consentirà “a breve” (?) (sono in corso test operativi) la visione dei programmi a pagamento proposti dai canali Mediaset e La7. I costruttori che avranno il “bollino bianco” si impegnano a passare a quello blu tra fine 2008 e il 2009.Ad oggi i primi produttori di televisori che presenteranno il “bollino bianco” sono Finlux, Innohit, Graetz e Panasonic. Nei prossimi mesi è prevista l’adesione della maggior parte dei costruttori.Intanto nuove tecnologie si affacciano all’orizzonte con schermi ancora più sottili e qualità migliori… E se ne rimandassimo l’acquisto?