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Nel 2006 la tutela assicurativa contro gli infortuni in ambito domestico si è arricchita di novità normative che ne hanno migliorato la valenza.
L’assicurazione obbligatoria è stata istituita con la L. n. 493/99 entrata in vigore dal 1° marzo 2001.
Il 31 gennaio 2006 con D.M. del Lavoro e delle Politiche Sociali è stata dapprima estesa, la copertura assicurativa agli infortuni mortali , a partire dal 17 maggio 2006. Questo comporta la erogazione delle prestazioni in rendita in caso di superstiti e dell’assegno funerario.
Quindi la Legge finanziaria n. 296 del 27 dicembre 2006 ha abbassato a decorrere dal 1° gennaio 2007, il grado minimo di inabilità permanente indennizzabile dal 33% al 27%,.

Sono poi ancora all’esame del Parlamento altre proposte di legge che prevedono, tra l’altro, ulteriori miglioramenti per la tutela degli infortuni domestici.
Da quando è entrata in vigore la tutela obbligatoria assicurativa fino a tutto il 2006 sono state presentate all’INAIL oltre 7.000 denunce di infortunio, quindi circa 1.500 l’anno; i casi riconosciuti e indennizzati sono complessivamente 224 per inabilità permanente e 1 per morte.

Per i due terzi gli infortuni hanno comportato postumi invalidanti, con un grado compreso tra il 33% e il 35%, e sono dovuti generalmente a fratture degli arti superiori e inferiori e seguito di scivolamento e di cadute da scale o da rialzi.
Il fenomeno, come è logico, riguarda in pratica solo le donne, si concentra nelle fasce d’età più elevate (oltre il 60% ha una età compresa tra i 56 e i 65 anni) e si distribuisce territorialmente per il 44% al Sud, il 39% al Nord e il 17% al Centro.

Nel primo semestre del 2007, seguito dei recenti interventi normativi di ampliamento della tutela, si registra un aumento delle denunce del 20% rispetto allo stesso periodo del 2006, con una sensibile crescita dei casi riconosciuti (44 di cui 4 con esito mortale).