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Dodici o forse 15 posti di lavoro, temporanei, per persone in condizioni di svantaggio o di esclusione che, dopo un corso di formazione (affidato all’Istituto edile), ripuliranno muri e portici dai graffiti e si occuperanno della manutenzione dei monumenti tra cui il Pincio, la fontana della Montagnola, il cassero di Porta Galliera e il cancello di Casa Carducci.
È questo uno degli interventi attivati dal Comune grazie alle risorse del Fondo Anticrisi (4,5 milioni di euro in totale). “Sono già una trentina le persone che hanno lavorato temporaneamente per la manutenzione delle scuole”, dice Riccardo Malagoli, assessore comunale ai Lavori pubblici e alle Politiche abitative. Intervenuto al convegno “Ci sono i poveri a Bologna? E chi sono?” tenutosi all’Antoniano, l’assessore ha illustrato quali sono le azione messe in campo dall’amministrazione per sostenere l’occupazione e contrastare l’emergenza abitativa. “I fondi per i lavori pubblici si sono più che dimezzati dal 2005 a 2013, passando da 130 milioni di euro a 50 – ha detto Malagoli – E’ evidente che questi interventi non bastano, ma Bologna deve tornare ad attrarre investimenti importanti”.
Dei 4,5 milioni di euro del Fondo Anticrisi, sono 3 quelli destinati a progetti pensati per creare occupazione (1 milione per il bando anti-graffiti e la valorizzazione dei beni monumentali, 700 mila euro per il decoro delle scuole, 200 mila per il verde pubblico e 1,1 milioni per la collina). Del restante 1 milione e 500 mila euro, 500 mila sono stati destinati al welfare per il progetto Case Zanardi e 1 milione per l’emergenza abitativa.
“Una serie di misure per la casa sono già in campo – continua Malagoli – Dal protocollo antisfratto al fondo autonomia per i giovani, fino all’accordo per adeguare i canoni degli appartamenti di edilizia residenziale pubblica in caso di peggioramento della situazione economica”. Questo milione di euro sarà utilizzato per rinforzare il microcredito (300 mila euro), per i canoni concordati (500 mila euro) e per la ristrutturazione di appartamenti o per situazioni di emergenza (200 mila euro).
“A livello nazionale manca da tempo una politica sulla casa e invece servirebbero interventi e azioni per sostenere le famiglie che non riescono più a pagare gli affitti – ha concluso Malagoli – Questo chiederemo al ministro Lupi nell’incontro in programma per la settimana prossima con l’Anci”. (lp)