(A firma di .) –
Unioncamere attesta oggi un calo delle vendite del 3% nel terzo trimestre 2010. Dato ancora sottostimato a nostro giudizio, poiché il nostro O.N.F. (Osservatorio Nazionale Federconsumatori) sta registrando pesantissime cadute nei consumi dei beni durevoli, delle auto, dell’abbigliamento e con preoccupanti arretramenti nel settore agro-alimentare.
“Purtroppo questo andamento conferma che non c’è mai limite al peggio.” – dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, Presidenti di Federconsumatori e Adusbef – “Ipotizzavamo, infatti, che a fronte di un 2009 terrificante sotto il punto di vista dei consumi, ulteriori percentuali di arretramento fossero difficilmente realizzabili, in quanto condizionate dai livelli infimi raggiunti in quell’anno.”
Purtroppo, invece, dobbiamo constatare che il continuo calo occupazionale, derivante da licenziamenti e cassa integrazioni (siamo oltre il miliardo di ore di CIG), continuano ad influire sul potere di acquisto delle famiglie, e quindi sulla domanda di mercato, ed ancora sull’economia in generale.
Oltretutto, non è indifferente il clima politico di rissa, di dossieraggio e di altre ammenità del genere, che turba il mercato e che oggi ci fa sostenere che, in mancanza di chiarezza e di governabilità, sia giusto ed opportuno il ricorso alle urne.
Riteniamo alquanto speranzosa, inoltre, la ripresa che Unioncamere auspica in vista del Natale. Noi ci augureremmo fosse così, ma tale prospettiva potrebbe realizzarsi solo disponendo la detassazione delle tredicesime e l’anticipazione dei saldi.
Secondo le previsioni del’O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori la contrazione dei consumi si attesterà a circa il -11%, dopo il dato clamoroso del -23% registrato nel 2009.
In quantità si passerà da una spesa di 6,2 miliardi di Euro nel 2009 (pari ad una spesa a famiglia di 258 €), ad una spesa di 5,5 miliardi di Euro nel 2010 (pari ad una spesa a famiglia di 229 €).
Premesso che le percentuali fanno riferimento alle variazioni dei consumi 2009-2010 esclusivamente per gli acquisti relativi alle festività natalizie, a registrare il calo maggiore sono i settori:
Abbigliamento e calzature -13%; Mobili, arredamento per la casa, elettrodomestici -18%; Profumeria e cura della persona -8%; Giochi, giocattoli, sport -2%; Alimentare -2%.
In controtendenza, le nostre previsioni attestano, invece:
Elettronica di consumo +3% (trainati dal passaggio al digitale di alcune aree); Editoria andamento stabile.
Inoltre, vi è una previsione negativa per il settore turistico, oggi ancora non quantificabile anche alla luce di scelte last minute sempre più diffuse.