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«La proposta di istituire un contributo sul rinnovo del permesso di soggiorno, così come quella di richiedere una garanzia di 10mila euro agli immigrati che vogliono aprire una partita IVA – al di là delle considerazioni relative alla solidarietà verso soggetti disagiati – sembrano iscriversi in un quadro punitivo generalizzato che non tiene conto del ruolo significativo e prezioso che la mano d’opera proveniente da Paesi extracomunitari ha ormai assunto in diversi comparti della nostra economia».
Lo ha dichiarato Rosario Altieri, Presidente nazionale di AGCI (Associazione Generale Cooperative Italiane), reagendo alle notizie provenienti dal Senato, che riprenderà le discussioni sull’argomento nel mese di febbraio.

«Le conseguenze di queste misure potrebbero essere fortemente controproducenti disincentivando di fatto la regolarizzazione e allontanando i lavoratori che nel settore primario – nella pesca come nell’agricoltura – sono diventati ormai essenziali per moltissime delle nostre cooperative e non solo per la mano d’opera stagionale. Per non parlare poi del settore sociale, dove badanti e altri figure richieste nell’assistenza sociale trovano proprio nei lavoratori immigrati una componente insostituibile. Ci auguriamo – ha concluso Altieri – che l’Aula affronti in modo appropriato e sereno e senza pregiudiziali ideologiche».