(A firma di .) –
Coop dal 1 gennaio 2009 ha interrotto la vendita di alcolici ai minori di 18 anni negli oltre 1300 punti vendita in tutta Italia. La decisione nasce dalla volontà di non assistere impotenti a una minaccia per la salute di tutti e in particolar modo per i giovanissimi, malgrado non esista ancora una legge in materia. Eppure i dati fanno paura: secondo l’Istituto Superiore di Sanità ogni 100 ricoveri per intossicazione da alcool, 17 sono a carico di giovani al di sotto dei 14 anni di età e oltre 740.000 minori adottano abitualmente comportamenti considerati a rischio. Tra l’altro nel resto d’Europa i divieti per i minori di 16 o 18 anni sono legge già da anni.
Con questa decisione Coop si fa carico di un fenomeno pericoloso per la salute e altrettanto pericoloso per le sue ricadute sociali.
Un impegno importante e in linea con la politica dei valori Coop. È una decisione che non si limita alla rinuncia della vendita. Ad essa saranno affiancate iniziative di informazione e di sensibilizzazione dei giovani e degli adulti al problema dell’alcol per fare in modo che una delle piaghe più dolorose del nostro tempo possa essere combattuta più efficacemente e sconfitta.
Operativamente, neI caso in cui, un cliente con un’età apparente sotto i 18 anni si presenti alla cassa avendo acquistato alcolici, la cassiera richiede al ragazzo un documento d’identità informandolo della decisione assunta da Coop. Se dalla verifica del documento risulta che il cliente è un minore di 18 anni lo si invita a lasciare la bevanda alcolica alla cassa.