(A firma di ) –
La singolare impresa-comunità-località di Sekem, vocabolo tratto dall’egiziano antico che significa “vitalità data dal sole” ha sede a 70 chilometri dal Cairo. Il suo fondatore, il dottor Ibrahim Abouleish, dopo gli studi di Farmacia e ricerca in campo farmaceutico compiuti in Austria decide nel 1977 di fare ritorno nel suo Paese
natale per crearvi un angolo di paradiso promuovendo l’agricoltura biodinamica.
Seguendo i principi di antroposofia di Rudolf Stainer, il dottor Abouleish comincia a realizzare la sua
visione: un’oasi nel deserto entro la quale persone provenienti da tutte le nazioni e da tutte le culture potessero vivere e lavorare sulla base di un principio di sviluppo olistico.
Oggi, dopo anni di lavoro preparatorio, la visione è divenuta una realtà unica al mondo, in cui si sono fuse economia, cultura e vita sociale.
Più di duemila persone lavorano a Sekem nell’ambito di sei imprese economiche che comprendono: orticoltura, produzione di cotone, agricoltura, trasformazione di prodotti alimentari, industria tessile e produzione farmaceutica.
Insieme, le sei imprese economiche costituiscono la “Comunità Sekem”. I profìtti delle imprese vengono in parte accantonati in un fondo pensione e in parte investiti nei settori dell’istruzione e della cultura. Visti i risultati ottenuti, l’istituzione-modello Sekem si è conquistata
rispetto e ammirazione a livello internazionale: nel 2003, è stata premiata dal Right Livelihood Award (il nobel alternativo a quello svedese).
Sempre nello stesso anno il dottor Abouleish e il figlio Helmy sono stati insigniti del titolo di Imprenditori sociali dalla fondazione americana Schwab.