(A firma di di Luca Bergamotto) –
È il messaggio affidato ad una intervista televisiva rilasciata ad una emittente televisiva locale nei giorni scorsi da Roberto Museo, Direttore Generale di CSV Net Italia, la struttura che coordina 72 Centri di Servizio per il Volontariato sul territorio nazionale.
“In una comunità come quella aquilana segnata dagli eventi naturali, – ha affermato Museo -, sono la società di mezzo, il volontariato e le piccole organizzazioni di categoria, le comunità di cura che devono riallacciare le fila del dialogo, dell’ informazione consapevole, della trasparenza e della chiarezza nei confronti del cittadino, che consentano alla politica di uscire dall’angolo del rancore ed assumere la responsabilità delle scelte per il futuro.
L’ingrediente principale è la fiducia, è l’esercizio della cittadinanza attiva, il capitale sociale che fa la differenza ed al quale va restituita speranza offrendo più accurate modalità di partecipazione – ha proseguito il direttore di CSV net – per superare le carenze della rappresentanza, ricentrando il concetto di bene comune, dell’eticità, dell’agire del cittadino.
Sulla costruenda Casa del Volontariato e dell’Associazionismo di cui è stato il promotore, Museo disegna un profilo “di luogo dove il Volontariato si ricompatta, ricostruisce, riafferma la propria identità, un luogo di progettazione, un laboratorio sociale identitario”.
Non ha l’ambizione di essere l’unico luogo fisico ma è una esperienza aperta a tutti, dove le organizzazioni di volontariato possono trovare migliori servizi, una casa dignitosa anche per gli interlocutori del terzo settore.
Alla domanda sul proprio destino di cervello in fuga dalla città, il Direttore del CSV ha risposto “di non voler assolutamente lasciare la città, pur con tutte le problematicità sull’esercizio di un ruolo utile alla collettività in una condizione tuttora dominata dalla incertezza e dalla confusione”.