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G8 dell’Aquila – Un affare milionario, ma nessuna azienda aquilana è nell’elenco dei fornitori di servizi ed infrastrutture

(A firma di Carla Liberatore) –

Svelato il ‘segreto di Stato’ sull’elenco delle ditte che hanno fornito servizi, infrastrutture e suppellettili nell’ambito del G8 dell’Aquila. Il sito della Protezione Civile ha pubblicato l’elenco delle ‘fortunate’ aziende che hanno potuto lavorare al G8.
Risalta subito agli occhi la completa assenza di aziende aquilane e non solo, non si può non notare l’ingente costo del summit, un totale di 55.589.954,41 €, niente male per un ‘congresso’ durato solo 3 giorni e dal quale pare che poco sia venuto fuori in termini di decisioni per gli aquilani fra i quali ed esempio ce ne sono molti che sono rimasti senza, casa, senza un lavoro e all’occorrenza che hanno pure dovuto ricominciare a pagare mutuo e tasse. C’è stato lavoro per tutti meno che per chi forse ne aveva più bisogno, mentre delegazioni di terremotati protestavano all’esterno delle mura della ‘città’ della Guardia di Finanza, inascoltati da chiunque ed in alcuni casi scacciati via dalla Polizia come fossero dei cani bastardi.
Nei comfort offerti agli ospiti del G8 ci sono anche delle vere e proprie ‘inutilità’ come ad esempio i 4 asciugamani elettrici forniti dalla Fumagalli Componenti SPA al costo di ‘soli’ 1.128 euro. Ma inutilità a parte, che dire dei clientelismi? Ad esempio la LAS Mobili, considerata azienda molto vicina al Governatore della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, è andato l’appalto per la fornitura di mobili per un totale di € 255.981,00, fornitura di tavoli per 13,764 € e componenti d’arredo per 18,301 €. Oltre alla LAS Mobili, alla fornitura di arredi hanno partecipato numerose altre ditte, tutte rigorosamente non aquilane, come ad esempio la Comosad SRL che si è aggiudicata un appalto per 1,3 milioni di euro, la Semeraro Case che per 1,7 milioni di euro, la B&B interiors &Design SRL che ha beneficiato dell’appalto per 898 mila euro. Certamente c’è stato anche un ‘riciclo’ dei suppellettili come ad esempio i ‘reali accappatoi e asciugamani’ utilizzati per l’asciugatura delle parti intime dei grandi della Terra, per un costo di ‘appena’ 24,420 euro, i quali sono stati dati ai terremotati al fine del summit.
Chissà quali ‘fortunati’ aquilani stanno usufruendo di tale privilegio?
Per quanto riguarda il mobilio e i complementi d’arredo, pare che sia rimasto tutto dove era stato posto, ma mancano all’appello alcune altre ‘cosucce’ pagate fior di quattrini ‘italiani’ di cui non si sa che fine possano aver fatto, come ad esempio:
CANCELLERIA E OGGETTI PREZIOSI
78 mila euro per album, sottomano da scrivania, portablocchi e cartelle (Pineider SPA). Blocchi di carta, cartelline, buste ‘general info’ acquistati dalla Fotolito D’Arte SRL per un totale di 26.060 euro. La Museovivo ha realizzato per l’occasione 60 penne in edizione unica, costo totale di 26.000 euro, dunque ogni penna è costata ‘solo’ 433 euro, ma considerando chi le doveva tenere in mano, mbé.. mica è troppo..!!! Altro vario materiale di cancelleria, probabilmente più dozzinale (forse erano meno raccomandati), è stato fornito dalla ACM SRL per una spesa complessiva di 5,367 euro
Le cartucce ed i toner invece sono stati affidati alla Cogeda Sistemi, per un totale di 12,733 euro, manco fossero un battaglione di scrittori e scribacchini a riunirsi.
Fra le forniture di cancelleria ovviamente non potevano mancare ben 30 distruggi documenti ad ‘alta sicurezza’, destinati alle aree di lavoro dei Capi di Stato, chissà cosa ci dovevano nascondere?.. Costo dell’operazione: 12,852 euro, 400 € ciascuno
Costati ‘solo’ 126 mila euro invece le seimila copie del libro sul terremoto donate come omaggio alle delegazioni, di cui 3000 scritti in italiano e 3000 in inglese, realizzate dalla Ferpenta Editore SRL
In tutta la cherméssè non poteva mancare certo uno dei marchi italiani per antonomasia: Bulgari, che ha fornito 45 ciotoline d’argento con incisioni per i Capi di Stato al costo contenuto di 22,550 euro
Ma il Governo italiano ha pensato proprio a tutto, anche ai 100 posacenere donati alla Scuola per Sottufficiali della Guardia di Finanza di L’Aquila, costo complessivo di 10,200 euro
La Triumph dal canto suo si è ‘accontentata’ di aggiudicarsi l’appalto per la consulenza organizzativa e dei gadget a giornalisti e delegati per un totale di 614,460 euro più i 112 mila euro poiché si è occupata anche del servizio per gli interpreti linguistici
ALLESTIMENTI E SCENOGRAFIE
Troviamo i quasi 2 milioni di euro per l’allestimento della sala conferenze del G8, precisamente la cifra è di 1,928,400 euro, affidato alla Tecnarr SRL
Per l’allestimento invece del piazzale della Guardia di Finanza sono stati esborsati 638,658 euro a favore della Fidanza Sistemi SRL
Allestimento area colazione lavoro per i Capi di Stato con tanto di foto di famiglia per i boss del G8, costato 731,268 euro, appaltato alla Carli Produzioni SRL
Tovaglie e vettovagliamenti costati 33 mila euro, forniti dalla Bellomo SRL
Le scenografie sono state affidate a tal Mario Catalano, scenografo del ‘famoso’ varietà ‘Colpo Grosso’ al quale per ‘soli’ 92 mila euro è stata data la progettazione e la supervisione G8 di L’Aquila delle attività connesse al G8
Per la categoria ‘Ovvie Differenze di Trattamento’ si scopre che:
Per i 3500 giornalisti accreditati e delegazioni, le cifre per ognuno e per ogni pasto sono state di 53 euro al giorno, mentre per gli uomini e le donne delle forze dell’ordine, la cifra coperta dallo Stato, per ciascun pasto è stata di 5 euro pro-capite
Il catering per la stampa, ‘offerto’ da Autogrill SPA è costato 559,900 euro, mentre quello destinato ai Capi di Stato, fornito dalla Relais Le Jardin, azienda che è risaputo essere del genero del Sottosegretario Gianni Letta, è costato 968 mila euro
Per i ‘proletari’, agenti di Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza, invece i pasti forniti dalla Gestione Servizi integrati SRL, è costato solo 10,954 euro
Per il ‘sollazzamento’ dei potenti stranieri e nostrani, non poteva mancare la ‘Categoria’: TELEVISORI E ALTRE APPARECCHIATURE
I 520 televisori Lcd Telefunken da 26 pollici acquistati da Mediamarket ad un costo complessivo di 155.480 euro: 300 euro ciascuno, che c’avranno fatto?
Più i 370 Toshiba 26 pollici e 73 Autovox da 32 pollici per un totale complessivo di 150,984 euro
Materiale informatico non identificato, fornito dalla premiata ditta Dafral Sound Vision SRL sono stati spesi 35,160 euro
Ma il vero mistero sta nella non decifrata e non individuabile voce in cui viene specificato che si è speso la bellezza di 1,728000 euro per attrezzature tecniche dalla ditta Di And di Lightting&Truck
Di certo non poteva essere assente dalla lista la ‘Categoria’: BANDIERE E BANDIERINE
Pur di sventolare qualcosa sulle auto, è stata spesa in bandierine, la ‘ridicola’ cifra di 4,608 euro, ma ciò che è costato di più sono i pennoni portabandiera forniti dalla Forcing SRL e gli ulteriori 88,836 euro spesi sempre per i pennoni, però forniti dalla ditta Mib SRL
Ma a farla da padrone sono state proprio le innumerevoli ‘bandierine’, per le quali sono state necessarie ulteriori forniture da parte di Fidanzia Sistemi SRL che ne ha fornite 18 al costo di 12,480 euro, più altre 5 al costo di 3,480 euro. La stessa ditta si è anche occupata dell’allestimento del piazzale della Scuola della Guardia di Finanza.
Per i megafoni – “Vox Dei” – sono stati spesi 4000,00 euro che sono andati a finire in tasca alla ditta Fraternitas SRL
Per la categoria: “ACCOGLIENZA DEI GRANDI DELLA TERRA”

È stata spesa la mirabolante cifra di 2,5 milioni di euro, accoglienza totalmente gestita dallo Studio EGA. Invece l’accoglienza per i giornalisti è stata chiamata in causa la ditta Jumbo Grandi Eventi SPA che si è occupata delle prenotazioni negli alberghi e dei trasferimenti dei giornalisti. Anche loro devono aver sostenuto ingenti spese per operare questo servizio infatti si sono aggiudicati l’appalto per la bellezza di 1 milione e 196,417 euro. Dunque solo per le prenotazioni si è speso più di 4 milioni di euro.
E gli spostamenti?
Per il trasporto sono stati spesi altri 105 mila euro, tutti interamente andati a finire nelle casse del servizio urbano aquilano AMA. Un po’ un contentino in fin dei conti.
Per ulteriori trasporti l’organizzazione ha speso altri 41,760 euro al fine di trasportare i giornalisti da Chieti a L’Aquila, anche in questo caso qualche briciola è arrivata in Abruzzo.
Per le divise di hostess e steward addetti all’accoglienza dei capi di Stato, è stata esborsata la cifra di 13,555 euro per una prima fornitura del Lanificio Fratelli Cerruti SPA, più altri 5184 euro per un’ulteriore fornitura di tessuto effettuata dal Lanificio Ormezzano SPA, più 10,799 euro per camicie e divise fornite dalla Clver Style SRL, ed infine la fornitura di divise per i volontari della Protezione Civile per cui si è speso 5,891 euro, fornitura effettuata dalla Securtex
Per concludere in bellezza, c’è la ‘Categoria’:
PUBBLICITÀ E INFORMAZIONE
Certamente non poteva mancare né la pubblicità e né l’informazione per un tale grande evento, anche per segnalare sui giornali locale tutte quelle variazioni della viabilità delle strade nei giorni del summit. Per questo servizio 42 mila euro sono stati dati alla Piemme SPA che è la concessionaria pubblicitaria del quotidiano il Messaggero, 26,408 euro alla Manzoni, concessionaria per Il Centro e 24 mila euro alla Pubblikompass concessionaria per il Tempo.
Conclude la lista l’agenzia giornalistica ANSA alla quale sono andati 540 mila euro per fornire servizi d’informazione per questo grande evento.
Pare che tutte le concessionarie di pubblicità citate nell’ultimo punto, siano state chiamate direttamente dalla Protezione Civile, molti dubbi si hanno anche in merito alle altre aziende che hanno fornito servizi e suppellettili. Nella lista delle spese sostenute, non è ancora evidente il dato di quanto si è sborsato per portare i grandi della Terra a fare ‘scampagnate’ in zona rossa a L’Aquila e quanto questi abbiano chiesto per ogni posa fotografica.