(A firma di Maria Domenica Salzillo) –
In un contesto di crisi come quello attuale, diversi sono stati gli interventi che lo Stato e le Banche hanno realizzato per sorreggere le imprese nel tortuoso cammino della risoluzione della crisi che ormai ha travolto la maggioranza di esse.
Tra i vari interventi varati quello che voglio oggi sottoporre alla vostra attenzione è la Moratoria sui debiti delle pmi, che nonostante gli elevati tagli introdotti dalla nuova manovra economica, è stata prorogata.
È stato infatti l’unico punto d’incontro tra i numerosi scontri che hanno caratterizzato questi ultimi giorni dedicati alla Manovra Economica.
Si tratta di un accordo firmato tra l’ABI (Associazione Bancaria Italiana) e le organizzazioni commerciali degli imprenditori, artigiani, ed agricoltori che ha per oggetto la sospensione del pagamento delle quote capitale dei mutui per 12 mesi, mentre per i leasing per soli 6 mesi.
È inoltre previsto l’allungamento per 270 giorni dei crediti a breve ma sono esclusi i crediti relativi ad agevolazioni pubbliche.
Per poter usufruire dei benefici della moratoria, ad oggi, è necessario presentare domanda alle banche entro il 30 Giugno 2010, senza sostenere alcun costo amministrativo né alcun incremento di tasso. L’esito della richiesta dipende dalla Banca che non è obbligata ad accettare.
Ma chi può presentare la domanda?
Ovviamente ci sono dei requisiti soggettivi da rispettare.
I destinatari della moratoria sono le Piccole e medie imprese, quelle che non hanno un numero di dipendenti superiori a 250 ed un fatturato inferiore a 50 milioni di euro e con un totale delle attività non superiore a 43 milioni di euro.
Esiste infine un requisito oggettivo. E’ Necessario infatti che l’azienda richiedente versi in una temporanea difficoltà, dimostrando dunque a continuità aziendale e la durata limitata della crisi, superabile grazie alla realizzazione della moratoria stessa.