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Moto d’acqua: le norme dell’UNI

(A firma di Simona Volpe) –

Sole, mare, relax e divertimento per le vacanze estive, ma senza dimenticare la sicurezza. Le moto d’acqua e gli articoli galleggianti per il tempo libero sono una moda che si è diffusa negli ultimi anni, soprattutto tra i più giovani. Nonostante le riviste patinate e qualche film abbiano regalato alle moto d’acqua un’immagine “easy”, sono in realtà un vero e proprio mezzo di trasporto su mare soggetto a delle restrizioni e che necessita della patente nautica per chi le guida. Per garantire al conducente la massima sicurezza è stata pubblicata , a livello europeo, la norma UNI (Ente Nazionale Italiano di Unificazione) EN ISO 13590 “Unità di piccole dimensioni – Moto d’acqua – Requisiti della costruzione e dell’installazione degli impianti”, dedicata proprio a questi piccoli natanti di lunghezza inferiore ai 4 metri, che fornisce indicazioni di sicurezza, per il costruttore e l’utilizzatore, su vari aspetti dalla fabbricazione al sistema di alimentazione: dai sistemi elettrici alla struttura dello scafo; dalla galleggiabilità ed altre caratteristiche di stabilità al manuale del proprietario. Oltre all’uso coscienzioso da parte del guidatore è infatti fondamentale che il mezzo sia robusto e adeguato ai movimenti estremi che le moto d’acqua possono compiere. Il costruttore deve riportare in maniera leggibile ed indelebile una targhetta con la categoria a cui il natante appartiene e che si riferisce alle condizioni ambientali per le quali la moto d’acqua è stata progettata (“C” per acque costiere, baie, estuari, laghi e fiumi con vento sino a forza 6 ed onde sino a 2 metri; “D” per acque più riparate, piccoli laghi, fiumi e canali con vento sino a forza 4 e onde non oltre il mezzo metro d’altezza), oltre che informazioni circa il nome del fabbricante, il carico massimo consentito, il numero di persone trasportabili. Per quanto riguarda gli articoli galleggianti per il tempo libero, l’UNI ha recentemente pubblicato la serie di norme UNI EN 15649 che li disciplinano. Una prima parte della norma riguarda la classificazione, i materiali, i requisiti generali e i metodi di prova di gommoni dalle forme fantasiose, poltrone e ciambelle galleggianti, trampolini gonfiabili e altre installazioni. Il grado di sicurezza e l’affidabilità non basta perché occorrono determinate conoscenze del consumatore; la seconda parte della norma si occupa di questo, definendo il comportamento appropriato prima e durante l’utilizzo del prodotto. La regolamentazione fornisce inoltre una serie di simboli che avvisano l’utilizzatore che l’articolo non offre nessuna protezione dal rischio di annegamento o che non può essere usato in acque torrentizie o, ancora, la capacità massima di carico. Il consumatore deve essere a conoscenza che questi articoli, così come le moto acquatiche, sono destinati esclusivamente a persone in grado di nuotare, che non forniscono protezione all’annegamento e che non sono da considerare come dispositivi di protezione individuale. Una sana dose di responsabilità è sempre una buona norma!