(A firma di Chiara Morbidini) –
È uno scenario a due facce quello che viene presentato da CONAI, Consorzio Nazionale Imballaggi, con il bilancio 2008. Se, da un lato, i risultati di recupero complessivo di acciaio, alluminio, carta, legno, plastica e vetro sono positivi e raggiungono il 68,4% dell’immesso al consumo – superando di 8 punti percentuali l’obiettivo di legge – dall’altro si conferma una situazione negativa per il mercato dei materiali ottenuti dal riciclo.
La quantità di materiali riciclati è cresciuta nonostante la contrazione dei consumi, che ha portato ad un calo di imballaggi immessi sul mercato del 2,8%. Sono state riciclate 7.224.000 tonnellate di rifiuti di imballaggio (59,3%) su un totale di 12.189.000 tonnellate immesse al consumo. Particolarmente significativi i risultati di riciclo della filiera della carta, che registra il 75,3% del totale immesso al consumo, con una crescita sull’anno precedente del 4,8%; della filiera dell’acciaio che si attesta al 68,9% di riciclo e della filiera del legno che, nonostante le difficoltà dei settori di utilizzo del materiale di riciclo, conferma il livello del 52,5%, rispetto al 35% richiesto dalla legge.
L’attività del sistema consortile ha permesso, in oltre dieci anni, di invertire drasticamente il rapporto tra quantità avviate a recupero e quantità smaltite in discarica. Queste ultime, che nel 1998 rappresentavano quasi il 70% del totale, nel 2008 sono scese al 31%. Al contrario, i quantitativi avviati a recupero sono passati dal 30% nel 1998 al 69% nel 2008.
Al di là del quadro positivo dei risultati, si profilano nuove sfide nell’immediato futuro per far fronte alle difficoltà provocate dalla crisi del mercato delle materie prime seconde.
A fine anno, infatti, il sistema consortile ha dovuto rivedere al rialzo i Contributi Ambientali degli imballaggi di legno e plastica. Una decisione motivata dai costi generati dall’incremento delle quantità di imballaggi da avviare a riciclo, verificatosi soprattutto negli ultimi due anni, e dal crollo dei listini delle materie prime seconde, che hanno portato i Consorzi Rilegno e Corepla in una situazione di difficoltà.
“Quello che viviamo è un contesto in rapido cambiamento, dominato dalla crisi generale dell’economia, che sta riducendo i consumi e quindi anche i rifiuti ma che provoca al tempo stesso una difficoltà di collocazione dei materiali da riciclo sul mercato – dichiara Piero Perron, Presidente CONAI – Occorre trovare soluzioni tempestive ed adeguate per dare nuovo impulso all’economia del riciclo migliorando e rivedendo il sistema di gestione della raccolta differenziata dei rifiuti per evitare gli sprechi di materiale nella fase di selezione e l’ulteriore crescita dei costi di separazione e di trasporto, dovuti alla scadente qualità della raccolta e alla carenza di impianti di riciclo in alcune zone del Paese, per puntare a fare di più e con migliore qualità.”
Dopo avere innescato un processo virtuoso che ha portato all’aumento della raccolta degli imballaggi – testimoniato anche dalla crescita del 7% avvenuta nell’ultimo anno – l’obiettivo è adesso puntare alla qualità e alla crescita dei risultati in tutte le aree del Paese, a partire da quelle del Sud, che scontano ancora un ritardo, per le quali sono previsti incentivi ed interventi ad hoc, tra i quali un forte supporto alle campagne di comunicazione e sensibilizzazione dei cittadini.