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Banca Etica: il profitto al servizio dello sviluppo sociale e ambientale

(A firma di   ) –

Banca Etica è una banca innovativa, l’unica in Italia che orienta tutta la sua attività, sia operativa che culturale, secondo i principi della Finanza Etica: trasparenza, accesso al credito come diritto, efficienza e attenzione alle conseguenze non economiche delle azioni economiche. Banca Etica non utilizza il termine “etica” in modo
strumentale, ma trae foma daII’espeiienza
maturata nel corso degli anni Ottanta dalle Mag,
Ie piccole cooperative Finanziarie che avevano
scelto di finanziare soggetti diversi rispetto a
quelli ritenuti bancabili dal sistema finanziario
tradizionale.
Nata per volontà di ventidue
organizzazioni del mondo no profit e grazie al
sostegno di migliaia di cittadini responsabili, ha
iniziato ad operare nel 1999 per fare banca in
modo “diverso”, perchè un mondo diverso, e più
giusto, è possibile non solo nelle parole, ma
anche nei fatti.
Le banche sono in genere Iuoghi dove il denaro,
depositato dai risparmiatori, transita
velocemente, senza fermarsi. Banca Etica non
vuole essere soltanto un Iuogo di transito ma di
relazioni: il percorso del denaro, Ia sua
provenienza e il suo utilizzo, I’identita dei
risparmiatori e dei beneficiari sono un aspetto
fondamentale, e in questo consiste gran parte
della sua diversità.

Ai risparmiatori viene spiegato
come un uso consapevole delle proprie risorse
finanziarie possa diventare uno strumento per
cambiare e migliorare il mondo, semplicemente
utilizzando il denaro come strumento al servizio
delle persone. Impiegandolo per finanziare
progetti di associazionismo, di volontariato, di
salvaguardia deII’ambiente, di cooperazione
sociale e internazionale e creando così, ovunque,
quelle condizioni per cui Ia dignità umana – in
Italia come aII’estero, in Occidente, come nei
Paesi dei Sud del Mondo – non venga calpestata.

L’operatività

Banca Etica segue la tradizionale operatività sotto la vigilanza della Banca d’Italia. Si tratta però di una “banca dalle pareti di vetro”: la sua peculiarità consiste nella trasparenza (tutti i finanziamenti sono pubblicati nel sito www.bancaetica.it), nella partecipazione, nelle modalità di utilizzo del denaro.
Delle banche tradizionali Banca Etica propone i principali servizi e prodotti destinati al singolo, alle famiglie e alle organizzazioni.

Sul fronte dei finanziamenti, Banca Etica concede prevalentemente credito alle realtà che operano all’interno del Terzo settore e dell’economia civile, in particolare nell’ambito dei servizi sociosanitari ed educativi, dell’inserimento lavorativo dei soggetti deboli, della cooperazione allo sviluppo, del volontariato internazionale, della tutela ambientale e della salvaguardia dei beni culturali.
A partire dal 2003 vengono finanziate anche società attive nell’ambito dell’agricoltura biologica e della produzione di energia da fonti rinnovabili (purché orientate da precisi criteri etici), e persone fisiche (purché socie della banca) alle quali è stata destinata una serie di prodotti che vanno dal mutuo per l’acquisto della prima casa a prestiti personali mirati soprattutto a particolari esigenze: dalla copertura di spese sanitarie alle adozioni, dalla ristrutturazione di edifici per l’abbattimento delle barriere architettoniche all’installazione di impianti per l’utilizzo di energie rinnovabili.

È presente sul territorio nazionale con undici filiali (Padova, Milano, Roma, Napoli, Torino, Bologna, Firenze, Brescia, Vicenza, Treviso e Palermo) e con una rete di promotori finanziari chiamati “banchieri ambulanti”. Nei prossimi mesi aprirà anche lo sportello di Bari. Inoltre, i soci volontari attivi sono organizzati in 64 Circoscrizioni Locali che lavorano sul territorio, creando reti di relazioni per la promozione della finanza etica.

Ma Benca Etice è molto di più, è un vero e proprio
sistema, che comprende altre tre realtà: Etica
Sgr, Consorzio Etimos e Fondazione Culturale
Responsabilità Etica. Ovvero: una società di
gestione del risparmio, che investe in fondi
comuni con un elevato grado di trasparenza e
responsabilità sociale; un consorzio finanziario
transnazionale, che promuove Ia finanza etica nei
Paesi del Sud del Mondo; e una fondazione, che
riconduce queste ettività alI’interno dl un più vasto
progetto culturale.

Queste organizzazioni
condividono una storia e obiettivi comuni, sono
formalmente distinte ma possono essere
considerate complementari sotto il profilo
operativo, soprattutto per quento rlguarda Ie
tipologie e gli ambiti dl intervento.

La finanza etica funziona

Un approccio diverso da quello tradizionale. Ma
ancho uno strumento efficiente di utilizzo del
risparmio.
La finanza etica funziona e la semestrale approvata dal CdA di Banca Etica lo dimostra. Un utile di oltre 1 milione e 800 mila euro, per una crescita del 50% rispetto al dato realizzato in tutto il 2006, e l’aumento del 25% delle masse intermediate su base semestrale sono solo alcuni dei segnali della forte crescita ma soprattutto dell’entusiasmo nel futuro di questa banca. Che continua a darsi nuovi obiettivi, ricercando soluzioni, anche innovative, per porre il denaro al servizio di un vero sviluppo sociale e ambientale.
In particolare, nel corso dell’ultima Assemblea dei Soci, svoltasi nel maggio scorso, la direzione ha indicato le principali linee di sviluppo: il rafforzamento della presenza dell’istituto nel Sud Italia e nel panorama internazionale, lo sviluppo di prodotti nel settore del risparmio energetico e delle energie rinnovabili (peraltro già attivati) e lo sviluppo del microcredito come strumento di sostegno privilegiato per le fasce deboli della società. Banca Etica ha un capitale sociale che sfiora i 20 milioni di euro, conferito da quasi 28 mila soci, raccoglie oltre 450 milioni di euro di depositi ed sta finanziando oltre 2.300 progetti dell’economia solidale per un valore che supera i 350 milioni di euro. Il presidente è Fabio Salviato, Mario Crosta ne è il Direttore Generale.