(A firma di   ) –

Si stima che i consumi, sostenuti nella prima metà
dell’anno, abbiano quasi ristagnato nella seconda.
L’andamento nei mesi più recenti potrebbe aver risentito
negativamente degli aumenti di prezzo connessi con i
citati rincari delle materie prime.
Gli investimenti fissi
avrebbero decelerato seguendo il profilo del PIL. La
domanda estera risentirebbe in misura crescente
dell’apprezzamento dell’euro e del rallentamento della
crescita nei nostri principali mercati di sbocco. I dati
sull’occupazione, relativi ai primi nove mesi del 2007,
sono positivi: aumentano gli occupati e diminuisce il
tasso di disoccupazione. Nel terzo trimestre è tornato a
crescere il tasso di attività, anche nel Sud; è aumentata la
partecipazione delle donne, si è arrestata la flessione di
quella dei giovani. Come nel resto dell’area, la dinamica
dei prezzi al consumo ha risentito dei rincari delle materie
prime, facendo registrare nella media del 2007 un
aumento del 2 per cento secondo l’indice armonizzato.
Si prevede ora che la crescita dell’economia italiana
prosegua nel prossimo biennio a un ritmo di circa l’1 per
cento l’anno, inferiore a quello del prodotto potenziale.
Anche la crescita dei consumi si fermerebbe attorno al
punto percentuale sia nel 2008 sia nel 2009.